AGGIORNAMENTO 2024
L’Hexahydrocannabinol (HHC), un composto di crescente interesse nel panorama dei cannabinoidi, ha recentemente ricevuto maggiore attenzione. Tuttavia, l’evolversi della sua legislazione, specialmente in Europa, pone in evidenza le complessità e le sfide associate alla sua regolamentazione. Di seguito è presentato un aggiornamento sull’HHC, con un focus sulla sua recente illegalizzazione nella Repubblica Ceca e le implicazioni per il settore.
L’HHC e le Sue Controversie
L’HHC, un derivato sintetico del THC, ha guadagnato popolarità per il suo potenziale effetto psicoattivo simile alla cannabis, ma la sua produzione e vendita sollevano questioni legali e sanitarie. La mancanza di ricerche approfondite sui suoi effetti a lungo termine e la presenza di contaminanti nei processi di sintesi preoccupano sia consumatori che autorità sanitarie. Per approfondire la comprensione dei cannabinoidi e le loro implicazioni, visita il nostro articolo sull’impatto della canapa.
Cambiamenti Legislativi in Repubblica Ceca
Dal 1° marzo 2024, la Repubblica Ceca ha reso illegale l’HHC, seguendo le orme di altri paesi europei come Austria, Lussemburgo, Francia e Regno Unito. Questa mossa evidenzia la crescente cautela nei confronti di sostanze sintetiche e la necessità di una regolamentazione più stringente. Per comprendere meglio il contesto legislativo, esplora la nostra analisi sulla cannabis terapeutica e le leggi a essa correlate.
Implicazioni per il Settore
L’attuale scenario legale pone sfide significative per i produttori e i consumatori di HHC, sollevando domande sulla legalità, la sicurezza e la qualità dei prodotti disponibili sul mercato. La decisione della Repubblica Ceca potrebbe influenzare ulteriori cambiamenti legislativi in tutta Europa, spingendo verso standard più elevati per la produzione e il consumo di cannabinoidi sintetici. Per informazioni sulle diverse tipologie di cannabinoidi, incluso l’HHC, consulta il nostro approfondimento sui chemiotipi della cannabis.
La Posizione di Jurefarm.it
Da Jurefarm.it, pur riconoscendo l’interesse verso nuovi cannabinoidi come l’HHC, ribadiamo il nostro impegno verso la sicurezza e la legalità. Ci concentriamo sulla promozione di prodotti derivati dalla canapa legale, ricchi di CBD, che offrono benefici senza i rischi associati ai composti sintetici. Scopri di più sui nostri prodotti e la nostra filosofia nella sezione dedicata del nostro sito.
Conclusione
Mentre l’HHC continua a generare dibattito, è chiaro che la priorità dovrebbe essere la sicurezza dei consumatori e il rispetto delle leggi vigenti. L’evoluzione delle regolamentazioni sull’HHC nella Repubblica Ceca e altrove evidenzia l’importanza di un approccio informato e responsabile verso i cannabinoidi sintetici. Jurefarm.it rimane dedicato a offrire prodotti di qualità, privilegiando la trasparenza e la conformità legale.
Scopri di più sul nostro approfondimento:
Allarme SCAM! HHC e altri cannabinoidi sintetici venduti come legali, un pericolo per commercianti e consumatori.
1) Legalità dell’HHC in Italia:
Cos’è l’ hexahydrocannabinolo (HHC)? è legale? RISPOSTA IMMEDIATA: NO!
2) Che cos’è l’esaidrocannabinolo (HHC)?
3) Storia dell’esaidrocannabinolo (HHC)4) L’esaidrocannabinolo è potente?5) HHC e THC sono simili?
Cos’è l’ hexahydrocannabinolo (HHC)? è legale? RISPOSTA IMMEDIATA: NO!
IN ITALIA: Erroneamente si vuol far credere che non essendo presente in tabella questo cannabinoide sintetico sia legale,
così non’è. Di seguito gli articoli del DPR 309/90 che possono portare a condanna da 6 a 20 anni per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.
Rappresenta quindi un enorme rischio per la vita stessa degli operatori e dei negozi.
Infatti la sua azione psicotropa, persino pubblicizzata come tale da alcuni operatori, è proprio di per se il motivo che lo rende già illegale, e di conseguenza la sua vendita rappresenta un rischio per i consumatori e per i commercianti soprattutto, i quali rischiano una condanna per spaccio di sostanze stupefacenti senza potersi giustificare come avviene sulla commercializzazione del cbd di non aver venduto sostanze droganti, infatti il testo unico sulle droghe recita chiaramente:
DPR 309/90:
Art 14 comma 4) ogni altra sostanza che produca effetti sul sistema nervoso centrale ed abbia capacita’ di determinare dipendenza fisica o psichica dello stesso ordine o di ordine superiore a quelle precedentemente indicate;
6) la cannabis indica, i prodotti da essa ottenuti; i tetraidrocannabinoli, i loro analoghi naturali, le sostanze ottenute per sintesi o semisintesi che siano ad essi riconducibili per struttura chimica o per effetto farmaco-tossicologico;
Art 14 comma 7) ogni altra pianta i cui principi attivi possono provocare allucinazioni o gravi distorsioni sensoriali e tutte le sostanze ottenute per estrazione o per sintesi chimica che provocano la stessa tipologia di effetti a carico del sistema nervoso centrale;Quindi una sostanza Illegale ed estremamente pericolosa per i commercianti, i consumatori e per la sopravvivenza del mercato del CBD
IL NOSTRO SUGGERIMENTO: LIBERATEVENE IL PRIMA POSSIBILE!
Che cos’è l’esaidrocannabinolo (HHC)?
Molti titoli di giornali in tutto il mondo definiscono il composto come un cannabinoide prodotto naturalmente che si trova in tracce nel polline. L’HHC, invece, è un composto cannabinoide sintetico preparato in laboratorio con estratti di cannabis selezionati. Questi composti sono in competizione con i cannabinoidi meno comuni che fino a poco tempo fa erano stati messi da parte dai grandi nomi tra noi: THC e CBD.
Storia dell’esaidrocannabinolo (HHC)
L’esaidrocannabinolo è stato sviluppato per la prima volta nel 1944 da uno scienziato di nome Roger Adams. Ha creato il composto attraverso il processo di idrogenazione mescolando molecole di idrogeno con delta-9-THC. Questa connessione è rimasta nell’ombra da allora fino a quando non ha iniziato ad attirare l’attenzione di recente. I rivenditori di cannabis convinti che il composto sia legale, vendono il prodotto ai consumatori per usarlo come sostituto del THC, aspettando il momento di essere incriminati per vendita di sostanze stupefacenti
L’esaidrocannabinolo è potente?
Per confrontare un composto con il THC, ci si aspetta che sia potente quasi quanto il THC. L’esatta potenza di questo composto è difficile da determinare.
Gli studi sul composto mostrano che è almeno il 69% più potente del delta-9-THC. Questa storia lo mette accanto a delta-8 e delta-9 nella gerarchia delle potenti varianti di THC. Altri studi affermano che l’HHC non è potente come il delta-8. Altre fonti affermano che l’HHC deve essere consumato in dosi elevate per produrre una parvenza di effetto, simile ai normali composti di THC, testimoniando tuttavia molti più effetti collaterali quali ANSIA, MAL DI TESTA, CONFUSIONE.
Le molecole HHC influenzano i recettori dei cannabinoidi, ma hanno un modo unico per farlo. Forse l’assenza di HHC standardizzato è il motivo per cui ci sono differenze in ciascun prodotto (i diversi prodotti HHC vengono preparati con diversi rapporti da 9R a 9S). I prodotti sviluppati con elevate quantità di 9R possono essere percepiti come più potenti perché il 9R HHC si lega incredibilmente bene ai recettori dei cannabinoidi, questo tuttavia non offre nessuna garanzia di sicurezza in termini di assunzione, per non parlare del fatto che tale definizione rientra perfettamente nell’art 14 come definito dal DPR 309/90, affermandone senza ombra di dubbio l’illegalità in Italia.
NB. in Francia, dove non è prevista nella norma penale una formula che consente di considerare illegali i composti simili, è stata inserita infatti tra le sostanze Narcotiche e stupefacenti.
HHC “legale” e THC sono simili?
HHC e THC hanno strutture chimiche simili. Le principali differenze sono la presenza di un ulteriore legame di carbonio, carbonio idrogenato e una molecola di estere in HHC. Questo non garantisce che l’HHC possa essere sicuro e terapeutico come il THC. Tuttavia offre al perito del giudice tutti gli elementi idonei a condannare coloro i quali vendano o detengano l’HHC in quanto composto chimico simile per composizione e per effetto al THC. Alcuni sostengono che queste lievi differenze nella struttura di un composto HHC lo rendano più stabile del THC, tuttavia gli unici studi sono stati fatti su lombrichi e topi da laboratorio. La ricerca adeguata deve ancora essere condotta per determinare se queste speculazioni sono giuste o sbagliate. Prima del periodo in cui verrà svolta un’intensa ricerca, non puoi ancora accettare i possibili effetti che vedi su Internet.
I consumatori non possono fare affidamento solo su fonti aneddotiche e su quello che dicono i fornitori più spregiudicati. Hanno bisogno di rapporti da studi clinici e studi per assicurarsi che non vengano danneggiati
In sintesi, mai fidarsi di chi ti vuole vendere come se l’HHC legale, non sia pericoloso, è illegale e chi lo vende lo fa consapevole dei rischi a cui ti sottopone, a parere del team di Jurefarm.it, al pari di uno spacciatore non merita di definirsi un operatore della filiera della canapa legale.