Il CBD è identificato come uno dei tanti cannabinoidi presenti nella pianta di cannabis e, negli ultimi anni, un numero sempre maggiore di ricercatori ha esaminato le possibili applicazioni terapeutiche dello stesso CBD.
In realtà, i composti più famosi della cannabis sono il delta-9 tetraidrocannabinolo (THC) e il CBD che hanno effetti completamente diversi.
Il THC è da sempre stato il composto più famoso quando si parla di cannabis. Si tratta del costituente più attivo e può avere degli effetti alteranti se viene fumato oppure in cucina. Ciò avviene, in poche parole, perché il composto di THC si rompe quando una persona lo introduce all’interno del proprio corpo.
Invece, devi sapere che il CBD non è assolutamente psicoattivo. Si tratta di un composto che non cambia lo stato d’animo di una persona quando lo usa ma può produrre dei cambiamenti significativi nel proprio corpo generando degli importanti benefici.
L’olio di CBD, quindi, non è altro che un prodotto (o una serie di prodotti) basati su questo composto che non prevede conseguenze di natura psicoattiva ma consente alla persona che lo utilizza di sfruttare i benefici di cui andremo a parlare nel prosieguo di questa guida.
Scopriremo più avanti come può essere utilizzato l’olio di CBD. In questo paragrafo, invece, soffermeremo la nostra attenzione capendo quali sono le ricerche attualmente in campo sugli effetti benefici del CBD sul nostro corpo. Alcuni degli studi più importanti sulle applicazioni di olio di CBD sono per trattare il:
Il CBD è stato alla base di studi scientifici che stanno dimostrando da tempo come questo composto sia efficace nel trattamento dei problemi di cui sopra. Altri campi di applicazione dell’olio di CBD riguardano la cosmesi, il mondo dei massagi fino a quelli terapeutici acquistando i prodotti in farmacia per gli effetti antipsicotici, il trattamento dell’abuso di sostanze e la possibilità di migliorare il sonno come già citato.
Ci sono diversi modi che consentono alle persone di utilizzare l’olio di CBD nella vita di tutti i giorni e che hanno tutti delle conseguenze differenti. Ad esempio, in alcuni paesi dove questi passaggi sono già normati in possesso di una boccetta di olio di CBD potrai scegliere di mescolare parte del suo contenuto insieme a cibi o bevande.
Un altro modo per utilizzare questo prodotto è ingerirlo attraverso l’utilizzo di strumenti come una pipetta oppure il contagocce.
In commercio in questi paesi troverai anche altre soluzioni come delle capsule che possono essere semplicemente ingerite.
Non dimentichiamo che l’olio di CBD viene utilizzato per le applicazioni più diverse e quindi è un prodotto per diverse destinazioni d’uso. In Europa può essere utilizzato per essere massaggiato sulla pelle oppure spruzzandolo sui capelli.
In tutti i casi che abbiamo appena citato, è importante considerare che il dosaggio varia da individuo ad individuo. In particolare, i fattori da tenere a mente quando si fa uso dell’olio di CBD sono i seguenti:
E che per tutte le applicazioni terapeutiche è bene rivolgersi al proprio medico e acquistare soltanto prodotti certificati per questa destinazione d’uso
Non è da ignorare, però, che l’utilizzo del CBD può comportare alcuni rischi. Infatti, si tratta di un composto che può interagire con altri integratori o farmaci. Non è possibile sapere se un prodotto è sicuro ed è efficace per la maggior parte delle persone e se effettivamente le proprietà e il contenuto sono quelli indicati nella confezione. È importante sottolineare che chiunque voglia utilizzare il CBD per affrontare patologie gravi in Italia debba prima rivolgersi ad un medico.
C’è un crescente interesse attorno all’olio di CBD come strumento e prodotto per trattare una serie di condizioni che possono intaccare la salute dell’essere umano.
In Italia, la legislazione su queste tipologie di prodotti non è ancora definita e si dovranno aspettare sicuramente tempi migliori affinché si diffondano come delle normali alternative. Anche negli Stati Uniti, paese rinomatamente più “libertino” sono ancora pochi i prodotti che sono stati approvati dalla FDA.
Con l’aumento della regolamentazione negli Stati Uniti, inizieranno a emergere dosaggi e prescrizioni più specifici. E probabilmente inizieranno ad essere assimilati in paesi “più arretrati” come l’Italia.
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