Terpeni cannabis: cosa sono, a cosa servono e quali effetti hanno

Lo sai da cosa è composto il caratteristico aroma tipico delle piante di cannabis? in pratica cosa sono i Terpeni? 
Da un equilibrio particolarmente complesso di sostanze volatili, identificate chimicamente come terpeni. Si tratta di una classe di molecole che conta oltre 120 differenti composti soltanto nella cannabis.
Questi composti interagiscono in modo sinergico tra di loro e contribuiscono a identificare i vari tipi di cannabis, distinguendole per qualità e odori. I terpeni sono quindi strettamente correlati alla genetica della pianta, come anche alla temperatura, al clima e al terreno di coltura. Vengono prodotti nei tricomi e sono responsabili anche della produzione di THC. In sostanza i terpeni altro non sono che oli essenziali che determinano l’aroma di ogni specie di pianta, e nonostante non contengono cannabinoidi, di fatto sono in grado di agire come modulatori dell’effetto cannabinoide, arrivando a potenziare gli effetti di THC e CBD.
Vediamoli nel dettaglio

 

Terpeni: cosa sono

Come anticipato, i terpeni sono in grado di conferire alle varietà di cannabis i loro sapori caratteristici. In sostanza sono degli oli aromatici che la pianta produce. Scendendo nel dettaglio, le piante di cannabis producono terpeni nelle stesse ghiandole in cui producono CBD e THC.
Nonostante la loro indiscutibile importanza, i terpeni fino a poco tempo fa non venivano particolarmente considerati. In passato i ricercatori medici ed i coltivatori si sono maggiormente concentrati su CBD e THC, per cui la conoscenza dei terpeni e delle loro funzioni non è ancora oggi molto diffusa. E’ infatti solo recentemente che si è scoperto che i terpeni svolgono un ruolo molto importante sugli effetti della marijuana.

Il tipo e la quantità di terpeni che una pianta di cannabis produce dipende da molteplici fattori: può dipendere dai fertilizzanti usati, dall’età della pianta, dal suolo, dal clima e da molti altri elementi. Fino ad oggi sono stati scoperti circa 100 terpeni diversi nella cannabis, dove ogni
varietà è caratterizzata da particolari tipi e combinazioni di terpeni in diverse concentrazioni.
La cosa più interessante dei terpeni è però il fatto che lavorano in sinergia con i cannabinoidi. A confermarlo è il fatto che alcune varietà di terpeni possono avere gli stessi identici livelli di CBD e THC, ma i loro effetti possono essere anche molto diversi tra loro.

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Terpeni e Cannabinoidi: differenze

La cannabis produce centinaia di diversi fitochimici e i terpeni – ovunque presenti in natura – sono alla base dei caratteristici odori delle piante.
Le piante di cannabis producono più di 200 diversi terpeni. Non solo, ma ogni varietà ne contiene quantità variabili.
La cannabis produce però anche i cannabinoidi, una singolare classe di sostanze. Nonostante le componenti di questo gruppo di sostanze possano essere trovate altrove in natura, le molecole come CBD e THC sono esclusive della cannabis e sono alla base dei particolari effetti indotti dalla marijuana – a partire dalle esperienze psicoattive che vengono alimentate dal THC, fino ad arrivare agli effetti lucidi del CBD.
Terpeni e cannabinoidi influenzano il corpo in modo diverso. I cannabinoidi infatti tendono a legarsi direttamente ai recettori dei cannabinoidi che sono distribuiti in tutto il corpo, al fine di produrre i loro effetti. La maggior parte dei terpeni interagisce invece con diversi tipi di recettori.
Detto ciò, le molecole come il cariofillene vengono ad oggi classificate sia come cannabinoidi che come terpeni, essendo una sostanza chimica in grado di emanare profumi terrosi e pepati e che si lega direttamente anche ai recettori CB2.

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I terpeni più comuni della cannabis

I terpeni più comuni presenti nella cannabis sono 7, ciascuno dei quali
contribuisce a determinare azioni ed effetti. Ecco quali sono:

  • Mircene
    Rappresenta il terpene maggiormente frequente nella cannabis, ed è responsabile della costituzione di quelli che sono i caratteristici oli aromatici presenti nelle diverse varietà di cannabis. Si trova anche nel luppolo, e presenta un aroma che viene spesso comparato a quello tipico dei chiodi di garofano. Il mircene è particolarmente conosciuto soprattutto per le sue proprietà analgesiche, antidolorifiche, antibatteriche ed antinfiammatorie, ma anche per gli effetti rilassanti, calmanti e sedativi e per aumentare sensibilmente gli effetti psicoattivi del THC.
  • LIMONENE
    Il limonene è il secondo terpene più comune presente nella marijuana, caratterizzato da un forte sentore di agrumi – a cui deve il suo nome. Si caratterizza per delle spiccate proprietà antibatteriche e antimicotiche, anche se da tempo molte ricerche stanno monitorando il suo potenziale potere anticancerogeno, in grado di prevenire la formazione e la progressione di specifiche forme tumorali del cervello.
    Inoltre contribuisce a favorire l’attenzione e la concentrazione, oltre a promuovere il benessere generale. Sono infatti molti i prodotti che sfruttano questo terpene: cosmetici e preparati contro depressione ed ansia su tutti.
  • LINALOLO
    Il linalolo si caratterizza di una spiccata attinenza col sentore tipico dei fiori freschi – assomiglia molto alla lavanda, arricchito da un piccolo tono piccante. Ha un effetto calmante e sedativo e viene usato molto nel trattamento del controllo di nervosismo, rabbia e degli stati d’ansia. A questo terpene sono inoltre attribuite anche proprietà antiepilettiche e analgesiche, oltre ad effetti sedativi e calmanti
    tipici di alcune varietà di cannabis.
  • BETA-CARIOFILLENE
    Questo terpene determina il caratteristico sapore piccante che è tipico delle spezie – ad esempio il pepe nero. Il beta-cariofillene si distingue per la sua grande azione anti-infiammatoria e come analgesico locale. E’ particolarmente noto come antidolorifico naturale.
  • PINENE

    E’ responsabile del profumo caratteristico che contraddistingue le conifere, ma compare anche in molteplici erbe aromatiche – come rosmarino e salvia. Ha forti proprietà antisettiche locali ed antinfiammatorie, e risulta utile anche come espettorante. Inoltre tende a favorire l’energia e migliorare la concentrazione. Tra le varietà di cannabis che presentano una grande quantità di pinene, ci sono i vari
    ceppi di Skunk.

  • TERPINEOLO
    Spesso impiegato nella preparazione di cosmetici e profumi – grazie anche al suo tipico profumo dei fiori di tiglio e di lillà – ha una spiccata azione rilassante e sedativa. Le varietà di cannabis che presentano alti livelli di questo terpene spesso hanno una anche una notevole quantità di pinene.
  • NEROLIDOLO
    Presente soprattutto nello zenzero, citronella e niaouli. Viene ampiamente utilizzato come agente aromatizzante e in profumeria, grazie ad un sentore tipicamente legnoso che ricorda la corteccia. Dal punto di vista prettamente terapeutico, è un efficace antimicotico, utile anche nel trattamento della malaria. Presenta poi un elevato effetto rilassante e sedativo.
  • BORNEOLO
    Il borneolo è soprattutto presente nel rosmarino, ed è caratterizzato da un aroma fresco che ricorda la canfora e la menta. Viene tradizionalmente impiegato nella medicina cinese per trattare stress e affaticamento. Rappresenta inoltre un anestetico locale naturale affiancato da proprietà sedative e antispasmodiche.
  • EUCALIPTOLO
    E’ un terpene presente nell’olio essenziale di eucalipto, in grado di contraddistinguersi per il suo marcato profumo di menta. Possiede proprietà antidolorifiche e la capacità di favorire la concentrazione. Proprio per questo motivo è particolarmente diffuso nelle piante che vengono sfruttate nella meditazione.

Quali sono gli effetti generati dai terpeni?

Secondo alcuni importanti studi condotti da alcuni ricercatori, è emerso che i terpeni funzionano in modo molto diverso gli uni dagli altri. Questo si traduce nel fatto che alcune tipologie hanno la capacità di influenzare il cervello per far rilassare i muscoli, mentre altri influiscono sui neurotrasmettitori, generando così l’effetto contrario.
Ethan Russo, celebre neuroscienziato, ha infatti evidenziato come i terpeni siano in grado di bloccare gli effetti indesiderati che derivano dal THC, controllando le quantità di THC che passano dalla barriera emato-encefalica, conseguentemente aumentando gli effetti benefici della cannabis medica – si avrà quindi un maggiore sollievo. Se questa scoperta venisse sperimentata – e di conseguenza se questo fenomeno si verificasse su scala generale – la canapa riuscirebbe ulteriormente ad aumentare il proprio valore, e le sue grandi potenzialità
potrebbero essere sfruttate soprattutto a scopo medico. Non solo! Secondo alcune ricerche, i terpeni presenti naturalmente nelle piante di
canapa potrebbero anche influire sui livelli di dopamina e serotonina. Ad ogni modo, gli effetti generati dalle varie tipologie di terpeni cambiano radicalmente a seconda del tipo di varietà di canapa, ma anche sulla base della tipologia specifica di molecola contenuta al suo interno. 

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